“Il Sangue Delle Donne” is now on view in Croatia at Galeriji Rigo.
The curator Manuela De Leonardis has pulled together an interesting cross-section of work that examines menstruation. I have an embroidered piece in the exhibition.
IL SANGUE DELLE DONNE
Tracce di rosso sul panno bianco
a cura di Manuela De Leonardis
Per la prima volta il progetto Il sangue delle donne. Tracce di rosso sul panno bianco, ideato e curato da Manuela De Leonardis, varca i confini nazionali per giungere in Croazia.
Grazie alla collaborazione con Karmen Corak, Jerica Ziherl e Antun Maračić una selezione di 24 opere delle artiste Manal AlDowayan, Wafa Bahai, Takoua Ben Mohamed, Tomaso Binga, Rosina Byrne, Rupa Chordia-Samdaria, Sara Ciuffetta, Karmen Corak, Mila Dau, Vlasta Delimar, Isabella Ducrot, Silvia Giambrone, Maïmouna Guerresi, Susan Harbage Page, Sasha Huber, Silvia Levenson, Anja Luithle, Victoria Manganiello, Patrizia Molinari, Yasuko Oki, Sofia Rocchetti, Anna Romanello, Maria Angeles Vila, Ruchika Wason Singh) sarà esposta a Zagabria e Cittanova/Novigrad.
14 aprile – 13 maggio 2017
Inaugurazione venerdì 14 aprile alle ore 18,30
Galerija Forum
Ul. Nikole Tesle 16, 10000, Zagreb
20 maggio- 5 giugno 2017
Inaugurazione sabato 20 maggio alle ore 18,30
Galerija Rigo
Velika Ulica 5 52466 Novigrad Cittanova
Nel dicembre 2013 la curatrice ha trovato in un mercatino di Roma alcune pezze di lino chiaro (bianco o color avorio), di quelle che in epoche passate venivano ripiegate in strisce verticali e appuntate con una spilla da balia all’interno delle mutande: servivano alle donne per tamponare e assorbire il flusso mestruale.
Il legame concettuale e fisico tra il sangue delle donne e il “pannolino” è strettissimo. Per questo il progetto è stato concepito al femminile con il coinvolgimento di 40 artiste internazionali a cui è stato consegnato un “pannolino”. Ciascuna ha attraversato i diversi aspetti del femminile, alcuni dei quali ancora tabù in occidente come nel resto del mondo: nascita, pubertà, maternità o scelta di non essere madre, menopausa, sessualità, violenza, femminicidio.
Le artiste hanno avuto la possibilità di spaziare liberamente, indagando con tecniche e linguaggi diversi gli aspetti emozionali e percettivi del tema, dal punto di vista culturale, storico, sociale e psicologico:
Yasue Akiyama (Giappone/Italia), Manal AlDowayan (Arabia Saudita), Wafa Bahai (Arabia Saudita), Alessandra Baldoni (Italia), Takoua Ben Mohamed (Tunisia/Italia), Tomaso Binga (Italia), Rita Boini (Italia) (giornalista e scrittrice), Rosina Byrne (Australia), Giovanna Caimmi (Italia), Rupa Chordia-Samdaria (India/Stati Uniti), Sara Ciuffetta (Italia); Karmen Corak (Slovenia/Italia), Mila Dau (Stati Uniti), Vlasta Delimar (Croazia), Kristien De Neve (Belgio), Maria Diana (Italia), Isabella Ducrot (Italia), Silvia Giambrone (Italia), Maïmouna Guerresi (Italia/Senegal), Susan Harbage Page (Stati Uniti), Sasha Huber (Svizzera/Finlandia/Haiti), Hanako Kumazawa (Giappone/Italia), Silvia Levenson (Argentina/Italia), Anja Luithle (Germania), Victoria Manganiello (Stati Uniti), Patrizia Molinari (Italia), Elly Nagaoka (Giappone), Yasuko Oki (Giappone), Sonya Orfalian (Italia/Armenia), Sofia Rocchetti (Italia), Anna Romanello (Italia), Ivana Spinelli (Italia), Laura VdB Facchini (Italia/Olanda), Paola Romoli Venturi (Italia), Virginia Ryan (Australia/Italia), Ketty Tagliatti (Italia), Judy Tuwaletstiwa (Stati Uniti), Maria Angeles Vila (Spagna/Italia), Nicole Voltan (Italia), Ruchika Wason Singh (India).
Il progetto espositivo ha visto per la prima parte il coinvolgimento dell’Associazione La Stellina Arte Contemporanea di Roma e della co-curatela di Rossella Alessandrucci, grazie alla quale la mostra ha avuto come sede inaugurale la Casa Internazionale delle Donne a Roma (30 ottobre-13 novembre 2015) con l’esposizione dei lavori di 14 artiste e la pubblicazione di un catalogo in italiano, seguito da una seconda tappa espositiva con i lavori di 30 artiste presso il Teatro Stabile Comunale di Isola del Liri (1-14 maggio 2016), con il patrocino dell’Assessorato alle Pari Opportunità e in collaborazione con Blink Photo School e dell’Arch. Lucia Gabriele. Una selezione di 12 opere è stata esposta nell’ambito della collettiva Intreccio, curata dalla galleria Grefti presso il Centro per l’Arte Contemporanea La Rocca di Umbertide (3-26 marzo 2017).
Obiettivo finale sarà la pubblicazione bilingue italiano/inglese di un libro che conterrà: la prefazione di Rossella Alessandrucci, il testo critico di Manuela De Leonardis, l’opera Ciclo di Mirella Bentivoglio, le immagini delle opere delle artiste con i loro testi, un contributo critico di Jerica Ziherl, un testo dell’etnologa esperta in lingua e letteratura giapponese Maria Cristina Gasperini, un testo dello psicanalista junghiano Alberto Massarelli, un testo dello specialista in ginecologia ed ostetricia Stefano Barchiesi.